coding per bambini

Coding per bambini: giochi per programmare

Coding per bambini? Sembra quasi impossibile eppure ci sono molti strumenti che insegnano ai piccoli ad avere un primo approccio con le logiche di programmazione e pensiero computazionale.
La programmazione è diventata un’abilità essenziale per gli adulti di domani.

I vantaggi di acquisire questa abilità, soprattutto per i bambini, sono enormi: imparare a costruire semplici giochi aiuta i bambini a perfezionare la logica e le capacità di risoluzione dei problemi. Inoltre permette loro di esprimere idee e creatività in modo unico.

Il coding a scuola è già una realtà: la scuola primaria sta pian piano introducendo laboratori di programmazione con l’aiuto di esperti esterni.
Ma come è possibile insegnare coding e il pensiero computazionale prima che i bambini vadano a scuola e quindi ancor prima che comincino a leggere e scrivere?

Il mondo della tecnologia e dell’informatica sta diventando sempre più rilevante nella società moderna. Oggi, il coding, ovvero il linguaggio di programmazione, è una competenza fondamentale per il futuro dei nostri bambini. In questo articolo, esploreremo il concetto di coding per bambini: cos’è, come funziona e come possono impararlo in modo divertente e stimolante.

Coding: cosa vuol dire?

Ho dato tutto troppo per scontato? Scusami!
Partiamo da una domanda che sicuramente ti farai: cosa vuol dire coding? Coding vuol dire programmare (“programmazione informatica“) ma non nell’accezione più diffusa (stare davanti al pc e scrivere istruzioni incomprensibili ai più). Il coding per bambini è l’apprendimento dei concetti base di programmazione attraverso attività interattive e divertenti. I bambini imparano a creare sequenze di istruzioni che vengono interpretate da un computer o un dispositivo e trasformate in azioni specifiche. Il coding sviluppa la logica, la risoluzione dei problemi e la creatività dei bambini, fornendo loro una solida base per il futuro digitale.

Il concetto di pensiero computazionale fu introdotto per la prima volta dal padre del Costruzionismo, Seymour Papert nel 1980 nel suo libro Mindstorms. Nel 1996 Papert sviluppò il progetto LOGO, il linguaggio di programmazione da lui sviluppato al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Logo non aveva solo l’obiettivo di insegnare la programmazione ai bambini ma doveva servire al loro apprendimento.

La definizione più accreditata di coding è quella formulata dalla dottoressa Jeannette Wing, direttrice del Dipartimento di Informatica della Carnegie Mellon University, in un articolo del 2006 dal titolo Computional Thinking: “Il pensiero computazionale è un processo di formulazione di problemi e di soluzioni in una forma che sia eseguibile da un agente che processi informazioni“.
A livello più elementare, il coding è il modo in cui comunichiamo con i computer e ciò che utilizziamo per creare ed eseguire siti Web, app, videogiochi e altro ancora. Imparare a programmare è come imparare a parlare e scrivere in una lingua particolare: la lingua di un computer.

In pratica vuol dire scrivere le istruzioni che permettano a un oggetto di fare determinate cose, svolgere la sua funzione o raggiungere uno scopo.

Sapere il coding però non significa “programmare” ma imparare a organizzare le idee, sviluppare il pensiero logico e critico e le capacità di problem solving.

Ti do anche una grande notizia: entro il 2022 il coding a scuola diventerà obbligatorio nelle scuole dell’infanzia e alla scuola primaria (Mozione n. 1-00117 del 12 marzo 2019, “Iniziativa per lo sviluppo della formazione tecnologica e digitale in ambito scolastico”).

Coding a casa e a scuola: perché è importante?

Con la conoscenza del codice, gli studenti comprendono meglio il mondo che li circonda.
Le conoscenze di programmazione possono cambiare il modo in cui interagiamo con le tecnologie che utilizziamo (e diamo per scontate) quotidianamente.
Il coding è divertente perché è anche un’attività estremamente creativa. Se sai come programmare, puoi sviluppare app, videogiochi, siti web e molto altro!
Per molti sviluppatori, parte del fascino del codice è la sfida e la ricompensa di vedere il loro codice prendere vita dopo una buona sessione di debug. Non lasciarti ingannare: con le istruzioni giuste, iniziare a programmare può essere facile e divertente.

Il coding migliora la creatività dei bambini

Quando impari una lingua, la usi per esprimerti. Lo stesso vale per il codice.
Il coding nella scuola primaria ma anche all’infanzia consente ai bambini non solo di “consumare” media e tecnologia digitali, ma anche di crearli.

Invece di giocare semplicemente a un videogioco o usare un’app, possono creare il proprio videogioco.

Il coding migliora la risoluzione dei problemi

Quando i bambini programmano, prendono problemi complessi e li scompongono in parti più piccole. I bambini imparano ad affrontare un problema come fa un ingegnere del software, con un pensiero logico e computazionale.

Come spiega Dan Crow, CTO di SongKick, “Il pensiero computazionale ti insegna come affrontare grandi problemi scomponendoli in una sequenza di problemi più piccoli e più gestibili”.
Questo pensiero logico è un potente strumento a scuola, al lavoro e nella vita.
Ti consiglio di leggere anche l’articolo: Matematica per bambini e informatica educativa

Il coding migliora la perseveranza nella risoluzione dei problemi

Imparare a programmare, come ogni nuova disciplina, è una sfida. Pertanto, affrontare problemi complessi e commettere errori lungo la strada può essere molto frustrante.

Il codice insegna la preziosa abilità della perseveranza di fronte a tali sfide. Imparare a risolvere i problemi e cercare soluzioni attraverso la ricerca e la collaborazione costituisce questa abilità.

La codifica migliora la collaborazione tra i bambini

I bambini possono imparare insieme ad altri di ogni cultura, genere o background. I bambini si incontrano e imparano a collaborare, uniti da un interesse comune per la tecnologia.
Molti giochi, come Minecraft, offrono anche una serie di benefici educativi perché implicano anche la programmazione, la collaborazione e la partecipazione.

Coding e pensiero computazionale nella scuola pubblica

Il Piano Nazionale Scuola Digitale prevede “un’appropriata educazione al pensiero computazionale che vada al di là dell’iniziale alfabetizzazione digitale, essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco, attori attivamente partecipi del loro sviluppo”.

Attraverso questi giochi didattici i bambini riescono a:

  • individuare la posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra;
  • seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;
  • giocare in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Coding scuola per l’infanzia

Ti sembrerà strano ma è possibile insegnare a “programmare” anche a bambini in tenera età (3-6 anni), quindi si può fare coding anche nella scuola per l’infanzia.

Consideriamo sempre che “coding” non vuol dire avvicinare il bambino all’uso del pc. Il coding permette al bambino di sviluppare alcune capacità logiche che gli consentiranno di risolvere facilmente alcuni problemi nella sua vita quotidiana.
La scuola pubblica, anche quella la scuola per l’infanzia, sta promuovendo queste attività.
Sono per lo più attività ludiche, che non contemplano l’uso del digitale ma che favoriscono la crescita della capacità di ragionamento di bambini anche molto piccoli.

Coding: giochi per imparare a programmare

Cubetto: il robot educativo per il coding

Cubetto è un robot educativo fatto di legno che insegna al bambino le logiche di programmazione grazie ad un approccio “tattile”, senza uno schermo.
È un gioco per i bambini della scuola d’infanzia (3 anni in su) ed è composto da 4 tipi di tasselli colorati: ad ogni colore corrisponde una funzione. L’obiettivo è aiutare Cubetto a muoversi nello spazio (astrazione, orientamento, lateralizzazione).

Il bambino decide il percorso da far fare a Cubetto e costruisce un programma con i tasselli colorati. Il gioco si muove nello spazio e il bambino in questo modo può verificare la validità del programma.

Dalle esperienze di chi lo ha provato sembra che inizialmente i bambini non siano consci delle potenzialità di questo giocattolo fin da subito. Amano giocare con i tasselli colorati e sperimentano. Ma nel giro di qualche ora, si divertiranno a far muovere Cubetto, grazie a vere e proprie logiche di programmazione.

Il prezzo è elevato (solitamente viene acquistato dalle scuole).

Codabruco: coding per bambini di 3 anni

Il Codabruco è un altro gioco che permette ai bambini di imparare le basi di programmazione. È costituito da una base, la testa del bruco e da 6 elementi plugin combinabili.
Sono inoltre presenti due dischetti di partenza e arrivo.
Una volta disposti i dischetti, il bambino combina gli elementi necessari a far arrivare il bruco nel punto desiderato. Un interessante gioco per imparare le basi della programmazione. Prezzo accessibile per famiglie.

Bee-bot: il robot programmabile a forma di ape

Ti segnalo questa simpatica apetta programmabile. Viene usata nella scuola primaria, visto che il costo non è propriamente accessibile per le famiglie (sopra le 80 euro).
Bee-bot viene programmata con pochi pulsanti sul retro: può andare avanti o indietro (con passi di circa 15 cm), ruotare di 90° a destra o a sinistra, mettersi in pausa, ecc. Fa Lampeggiare la luce degli occhi ed emette piccoli suoni. Memorizza fino a 40 istruzioni. Un semplice pulsante cancella tutto e si può programmare un altro tragitto.

Leggi anche questa recensione su Mind Designer della Clementoni 🙂

Pixel art: idee per insegnare logiche di programmazione ai più piccoli

Per insegnare la programmazione ai bimbi più piccoli, meglio partire dai giochi analogici.

Una bella idea è quella della cosiddetta pixel art.
Praticamente attraverso uno schema di istruzioni, realizzerà dei disegni (composti da tanti piccoli quadratini).

I bambini molto piccoli hanno bisogno di concetti elementari.
Avranno tempo per essere messi davanti al pc.

Un esempio di pixel art: http://www.albertopiccini.it/tag/pixel-art/ 

Per bimbi così piccoli ci sono vari giochini adatti alla loro età (alcuni possono essere utilizzati anche con bambini più grandi):

E infine, ecco un un libro per insegnare coding ai bimbi dai 4 anni ai 6 anni

Coding scuola primaria: la programmazione per bambini con Skratch

Il coding per bambini si basa su piattaforme e strumenti specializzati progettati per rendere l’apprendimento divertente e accessibile. Esistono numerosi linguaggi di programmazione adatti ai bambini, come Scratch, Blockly e Python, che utilizzano un approccio visuale e intuitivo. Questi strumenti consentono ai bambini di trascinare e collegare blocchi di codice per creare programmi e giochi interattivi.

Il coding nella scuola primaria (anche chiamata scuola elementare) prevede di solito l’utilizzo del pc. Il tool più utilizzato è senza dubbio Skratch.

Scratch è un linguaggio di programmazione per bambini gratuito sviluppato dal Lifelong Kindergarten Lab del MIT.

Il sito di Skratch contiene tanti tutorial introduttivi, istruzioni per i genitori e una solida community.

Sono presenti anche mazzi di carte da stampare nel caso in cui si preferisca imparare i concetti di programmazione in Scratch in modalità offline.

Scratch utilizza un’interfaccia visiva a blocchi: puoi mettere insieme elementi di programmazione, azioni, eventi e operazioni.

Ogni blocco ha una forma tale da poter essere combinato con un oggetto compatibile. I loop (ripetizioni), ad esempio, hanno la forma ad “U” laterale per poter inserire blocchi tra l’inizio e l’arresto del loop.

Scratch può essere utilizzato per creare animazioni e giochi reali utilizzando immagini e personaggi esistenti o caricandone di nuovi.
Può essere usato anche senza una connessione Internet: è infatti presente una versione offline che puoi scaricare nella pagina download del sito di Scratch.

Visto che Scratch è gratuito e ben supportato, è uno dei primi suggerimenti per la programmazione per bambini.

Ecco perché il coding alla scuola primaria prevede l’uso di questo tool potentissimo.

Coding “Unplugged”: il coding senza l’uso del computer

Ultimamente ho pensato a come favorire il ragionamento dei bambini con un modo più partecipativo che non metterli fin da subito davanti alle macchine.

Molti giochi di logica possono essere svolti in gruppo e senza il supporto della tecnologia. Avranno tempo di usare pc o tablet.
Mi sono così avvicinata al “Coding Unplugged”, il coding per bambini che non prevede l’uso del computer (ne è un esempio la Pixel Art).

Sotto potrai visualizzare una presentazione di Alessandro Bogliolo, uno dei massimi esperti di coding e grande divulgatore nelle scuole pubbliche.

Piattaforme web per imparare il coding

Molti sono i siti che insegnano ai bambini a utilizzare le logiche di programmazione e il coding.
Tra quelli che ti consiglio c’è code.org.
Code.org è un ottimo punto di partenza per i principianti del codice.
Vi puoi trovare molte utili risorse, app e persino scuole che insegnano la programmazione.
Code.org permette a tutti i bambini di imparare il coding, con percorsi diversi in base alle fasce di età (dai 4 anni in su). “L’Ora del Codice”, ad esempio, equivale allo svolgimento di un’ora di avviamento al pensiero computazionale.

coding scuola primaria
Come insegnare ai bambini a programmare?

Ti segnalo inoltre il sito del notissimo Scratch, che consente ai bambini di creare vere e proprie animazioni, videogiochi, storie interattive con l’uso dei blocchetti di “programmazione” anche senza che conoscano il codice.
I bambini possono condividere le proprie applicazioni con i membri della collettività e “remixare” (che equivale a duplicare, riconoscendo il merito) giochi altrui, per aggiungere funzionalità o semplicemente per cambiarne i colori.
I bambini più piccoli potranno utilizzare la app Scratch Jr.

Ti consiglio inoltre CodeMooc e Coderdojo.
Questi ultimi sono dei club presenti in molte città italiane in cui i bambini con questa passione si riuniscono per programmare (o imparare a programmare) insieme sotto la guida di un tutor.

Coding a scuola: giochi online

Se sei un’insegnante e vuoi proporre attività di coding a scuola, puoi trovare alcuni esercizi online di coding su Coding Creativo e su Risorsedidattiche.

Schede di coding scuola primaria da stampare

Se cerchi rete schede di coding per la scuola primaria (da stampare) troeverai prevalentemente schede di pixel art.

Ho fatto la ricerca per te. Puoi cliccare qui.

Esempi di coding scuola elementare

Questo è un video dell’attività di coding di una scuola elementare di Brindisi che ha per oggetto la fiaba di Cappuccetto Rosso. Coding unplugged quindi senza uso del computer. Molto carina!

I bambini imparano a programmare e a sviluppare il pensiero computazionale, giocando e senza necessariamente l’uso del computer.

Coding a scuola: “Ambienti di apprendimento innovativi”

Sono molte le scuole in Italia che hanno ricevuto il finanziamento per la creazione di “Ambienti di apprendimento innovativi“.

Il Ministero della Pubblica Istruzione promuove la realizzazione di “Ambienti di apprendimento innovativi”, ossia ambienti e spazi di apprendimento attrezzati con risorse tecnologiche innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie.
In sostanza in molte scuole italiane nei prossimi anni si sperimenterà la programmazione informatica.

Se sei interessato, sotto potrai leggere l’ ipotesi di ricerca che ho sviluppato in materia di coding nella scuola dell’infanzia.

Il coding per bambini è un’opportunità educativa straordinaria che sviluppa competenze essenziali per il futuro. Imparare il coding in giovane età consente ai bambini di acquisire una mentalità orientata al problem-solving e di essere più pronti ad affrontare le sfide del mondo digitale. Offrire ai bambini occasioni di apprendimento del coding significa fornire loro uno strumento potente per esprimere la loro creatività e costruire un futuro di successo.

Corsi di Coding per la scuola dell’infanzia e scuola primaria

Sei un o una maestro/a di una scuola per l’infanzia o scuola primaria di Torino?

Vuoi proporre un progetto di coding nella tua scuola primaria o giochi di programmazione per bambini, magari con il finanziamento “Ambienti di apprendimento innovativi”?

O forse sei una mamma o un papà che vuole giocare con il proprio bambino?
Paleos, ente accreditato dal MIUR, organizza corsi online di coding per i docenti di ogni grado (questi corsi fanno punteggio in graduatoria docenti) ma anche per privati. La modalità è asincrona, puoi seguire il corso quando vuoi.

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